Guida Definitiva ai Festival Metal Open Air Europei del 2018

Siamo a quasi fine maggio e chi ama la musica live, metal e non, inizia a pregustare la lunga stagione dei festival estivi che si tengono in luoghi per lo più dimenticati dagli dei e che vivono la propria epifania un weekend all’anno. Non so a voi, ma a me l’odore di erba bagnata (meglio se di birra) e ripetutamente calpestata richiama alla mente subito un festival open air. Se in principio furono Woodstock e l’Isola di Wight, pionieristici eventi di enorme portata storica, ma ridotta struttura organizzativa, oggi alcuni dei più grandi festival sono in tutto e per tutto delle piccole cittadine alla cui buona riuscita si lavora durante tutto l’anno con, nei migliori dei casi, sold out con mesi di anticipo. In ogni festival che si rispetti troverete grande varietà di cibo, intrattenimenti di ogni tipo (come se la musica non bastasse), meet & greet gratuiti, metal market dove sperperare in dischi, magliette, toppe, maschere a gas, cinture di proiettili e quant’altro un anno di risparmi e dove magari ripararsi dalla pioggia, unico vero possibile ostacolo alla buona riuscita di un festival; ovviamente immancabile il campeggio che spesso rende la partecipazione all’evento un’esperienza di resistenza fisica oltre che di grande divertimento. A conferma del fatto che ormai siamo di fronte ad una vera e propria industria dell’intrattenimento sono stati da tempo istituiti dei festival awards assegnati ogni anno ai migliori festival.

La carrellata che segue vuole essere una piccola guida tra i migliori festival metal che si terranno questa estate in Europa senza ambizioni di completezza visto il vasto numero di eventi programmati, ma cercando di toccare i fest più significativi per quelli che sono i nostri gusti e le nostre esperienze.

 

HELLFEST (Clisson, Francia, 22-24 giugno)

Se siete appassionati di sonorità heavy (sì di tutte le sonorità heavy, dal punk-hardcore al black metal, al doom, all’hard rock da grandi arene) fate in modo di andare almeno una volta nella vita a questo meraviglioso evento. Il festival si tiene a Clisson, un comune di poco più di 7000 mila abitanti situato nella Loira Atlantica quindi per raggiungerlo dovrete prepararvi ad epiche macchinate o ad un volo sulla vicina Nantes. La fatica sarà ampiamente ripagata da ben 6 palchi su cui lo scibile umano dell’heavy metal vi sarà servito dal mattino a notte fonda. Più di 140 le band attese quest’anno per quella che è la tredicesima edizione del festival che nel giro di pochi anni è diventato il più ambito dai fan di tutto il mondo con sold out ottenuto con mesi di anticipo per un totale di circa 170 mila partecipanti sui tre giorni (record 2017).

D’altra parte vista l’organizzazione perfetta, l’assenza di code, se non un minimo al momento di entrare nell’area concerti, tanto hype lo possiamo considerare più che meritato.

Se siete costretti dagli eventi a stare a casa sappiate che esiste anche una TV online ufficiale per seguire alcuni dei live del festival. Insomma ormai parliamo di un brand vero e proprio nato praticamente dal nulla, di un gigantesco luna park per metallari e di un evento a cui partecipa sostanzialmente tutta la popolazione di Clisson che lavora all’interno del festival e mette a disposizione le proprie case, i propri garage e i propri giardini per ospitare i festivaliers.

Ultima menzione  di merito per le splendide coreografie serali con fuochi accesi in ogni dove a creare un’atmosfera suggestiva e meravigliosa, oltre ad arricchire una scenografia sempre molto curata il cui tema di fondo cambia ogni anno.

Main Stage 1&2

Sono i concerti da vedere birra in mano, cantando a squarciagola; impossibile nominare tutte le band (guardate la locandina e rifatevi gli occhi), ma tanto per capirci quest’anno Iron Maiden, Judas Priest, Megadeth, A Perfect Circle, Alice In Chains fino ad arrivare all’ex Porpcupine Tree, Steven Wilson sono solo alcuni dei nomi che si esibiranno sui due palchi principali.

Con solo i gruppi dei due main stages in Italia facciamo festival per i prossimi dieci anni, ma la peculiarità dell’Hellfest è che il bello deve ancora venire e bisogna andarselo a cercare su tutti gli altri palchi dove potrete godere di concerti più intimi di grande qualità; questa è secondo me, la grande unicità di questo fest in cui si mischiano famiglie che cantano con gli Europe o vecchi rockers che sbraitano per l’ultimo show dei Twisted Sister (è successo nel 2016) con black metallari ortodossi o roadburners che troverete piazzati sotto il tendone del Valley. Non credo esista altra situazione al mondo dove dopo aver sentito i Bad Religion, si possa andare a vedere i Cannibal Corpse e poi magari gli Earth di Dylan Carlson il tutto semplicemente camminando per qualche decina di metri tra un palco e l’altro.

Altar/Temple

I due palchi “estremi” sono collocati in un tendone gigante (potrà contenere circa 5.000 persone) posto a pochi passi dal prato dei due main stages.

Si tratta di un festival nel festival per la proposta ricchissima e dedicata che i due palchi offrono: un appassionato come il sottoscritto potrebbe benissimo trascorrere i tre giorni soltanto qui dentro ed uscirne pienamente soddisfatto.

I due palchi sono collocati uno a fianco all’altro e le band suonano in perfetta alternanza: mi è capitato di seguire da una parte gli Asphyx, al termine dello show di Van Drunen mi sono girato e ho attaccato con i Dark Funeral, per poi rigirarmi di nuovo e godermi gli At The Gates, altra giravolta ed ecco gli Immortal e, prima di andare a dormire i Morbid Angel.

Già da questa mia testimonianza si comprende il livello assoluto dei musicisti che calcano i due stages e anche la natura degli stessi: Altar più incentrato su sonorità death e Temple più black (con tutte le sue derivazioni e sfaccettature).

Di mattina è facile assistere a concerti con poche centinaia di appassionati, magari da parte di band underground spesso francesi, mentre, per i concerti serali, è possibile che gli spazi nel tendone si riducano fino a terminare completamente.

Visto anche il clima non sempre clemente che c’è da queste parti, può essere piacevole stare un pò all’asciutto seguendo un concerto anche senza troppa attenzione.

Per darvi un’idea, quest’anno, sul Temple saliranno mostri del calibro di Watain, Septic Flesh, Solstafir, Therion, Enslaved, Satyricon e Batushka, accanto a chicche quali Pensées Nocturne e Mysticum, oltre a numerosi altri; dall’altra parte della tenda, la scena sarà per At The Gates, Children of Bodom, Exodus, Memoriam, Napalm Death, Nile e Suffocation, che divideranno lo stage con altri gruppi difficili da trovare tutti concentrati nella stessa occasione quali i finlandesi Demilich, Origin, Akercocke e The Lurking Fear.

Direi che tutti i palati estremi potranno essere ampiamente nutriti. La cosa che non va è soltanto una: non poter essere in quel tendone tutti gli anni.

Valley

Doom, heavy psich, retro rock, qualche divagazione sperimentale, sludge. Ecco se siete amanti di questi generi potreste anche non muovervi da questo tendone, che tiene qualche migliaio di persone, per tutti e i tre giorni. Il clima è sempre piuttosto caldo e festoso al Valley ed essendo collocato appena a fianco dell’entrata potrebbe essere questo il vostro primo impatto con l’Hellfest. Se qualche settimana prima eravate a Tillburg, in Olanda, per il Roadburn, sotto questo tendone potreste ritrovare le stesse persone che avete salutato allo splendido festival olandese. Otto-nove band al giorno per un altro festival dentro il festival.

Baroness, Zeal & Ardor, Amenra, Church of Misery, Dopethrone, Corrosion of Conformity, Dead Cross, Eyehategod, Neurosis credo possano bastare per farsi un’idea della proposta di quest’anno.

Warzone

Leggermente più defilato rispetto agli altri si trova in un’area su cui da un paio di anni troneggia una statua di Lemmy. Questo palco è il regno degli amanti del punk e dell’hardcore. Bad Religion ,Madball, Hatebreed, Rise Against, Turbonegro e The Hellacopters tra i principali protagonisti di quest’anno.

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MOTOCULTOR FESTIVAL (Saint-Nolff, Francia, 17-19 agosto)

A circa 140 km a nord ovest di Clisson, si trova Saint-Nolff, piccolo comune bretone, nei pressi del quale si tiene questo interessante festival.

Saggiamente posizionato ad un paio di mesi di distanza dall’Hellfest, rispetto al quale è sicuramente un evento più intimo (circa 20mila i partecipanti), presenta pur sempre tre palchi tra cui è possibile scegliere e rappresenta l’ideale conclusione della stagione degli open air per il pubblico francese.

Si svolge regolarmente dal 2007 e per il 2018 rimane ancora qualche nome da annunciare; l’offerta è già comunque piuttosto ricca grazie alle conferme di più di 50 band con prevalenza per i generi estremi (Behemoth, Abbath, Cannibal Corpse, Dying Fetus, Misery Index, Origin, Audn), qualche nome di maggior richiamo come Sepultura, Ministry ed Alestorm, sino alle derive sperimentali di Perturbator.

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BLOODSTOCK OPEN AIR (Walton On Trent, Derbyshire, Regno Unito, 9-12 agosto)

E’ vero che il Download Festival che si tiene nella storica location di Donington è un festival rock/metal, ma per i nostri gusti il vero festival metal estivo britannico è il Bloodstock Open Air che si tiene a Walton On Trent, nel Derbyshire, dove ogni anno si radunano circa 15mila spettatori (“By fans for the fans, Bloodstock is metal”, è il motto della manifestazione).

Con quattro palchi a disposizione la scelta è piuttosto ampia: si passa da headliner piuttosto classici come i Judas Priest, Nightwish e Doro a scelte più coraggiose come Watain, Septic Flesh, Emperor, Pallbearer appena a ridosso dei prime band in cartellone. Altri nomi che potrebbero accendere le fantasie sono At The Gates, With The Dead, Memoriam, DevilDriver e Bloodbath.

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STONEHENGE FESTIVAL (Steenwijk, Olanda, 28 luglio)

Questo piccolo festival dall’atmosfera paesana si tiene nella ridente località di Steenwijk, nella regione olandese della Frisia. Siamo a circa due ore di comodo treno dalla capitale Amsterdam in direzione nord, per darvi un’idea.

Il festival dura un giorno soltanto, da mattina a notte inoltrata: considerato che Steenwijk è una piccola (e tranquilla) località, le sistemazioni notturne in città sono poche e costose, è più conveniente dormire a Leeuwarden (30 minuti di treno), il capoluogo della regione della Frisia, o a Groningen (45 minuti di treno), sono entrambe cittadine molto piacevoli per una visita; i treni olandesi, anche in piena notte, sono efficienti e sicuri.

Il festival si tiene proprio sulla piazza della stazione, in pieno centro cittadino: da noi la cosa susciterebbe malumori, per gli olandesi è diverso; anche se non appassionata di metallo la cittadinanza accetta volentieri la giornata di frastuono e non modifica le proprie abitudini a causa del festival.

Area piccola e stipatissima (conterrà tra le mille e le duemila anime, non sono bravissimo a valutare queste cose), ma molto ben organizzata: cibo a volontà, banchetti di merchandising a profusione, atmosfera da sagra paesana, gente presa benissimo.

Veniamo alla musica: tipico festival del Benelux incentrato sull’estremo, da queste parti adorano il death metal e lo piazzano ovunque appena possono.

Due palchi piccoli sui quali le bands si cimentano alternativamente per concerti piuttosto brevi (circa 30 minuti, poco più per gli headliners) per consentire al pubblico di ascoltare un numero di gruppi elevato per una giornata sola (circa 25).

Si parte alla mattina con underground di qualità da tutto il mondo per chiudere con almeno 5 o 6 mostri sacri: quest’anno avremo Avulsed, Pestilence, Asphyx, Gruesome, Suffocation, Grave ed Hate Eternal come nomi più importanti.

Suoni eccellenti e pubblico davvero molto competente e partecipe; unica nota dolente, ma dolentissima: il clima. E’ un open air a tutti gli effetti e, da queste parti, il tempo è spesso pessimo: lo scorso anno, il festival è stato pesantemente rovinato dalla pioggia che ha costretto i più a ritirarsi quando i giochi non erano minimamente conclusi.

Festival di nicchia, incentrato sul death metal; vista la durata e il costo davvero ridotto (25 euro il biglietto) da provare almeno una volta nella vita per gli appassionati delle sonorità estreme.

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GRASPOP METAL MEETING (Dessel, Belgio, 21-24 giugno)

Si sa che tra francesi e belgi non corre buon sangue, con i primi che tendono a guardare i cugini sempre dall’alto in basso; la sfida prosegue anche per quanto riguarda i festival metal perché il Graspop si tiene lo stesso weekend dell’Hellfest e anche per questo il bill in buona parte corrisponde. Ora, se è vero che il festival francese è diventato ormai un modello per tutti ed un miraggio per i fan, si potrebbe però contestare un eccessivo hipsterismo/poserismo come succede a tutti gli eventi che vanno per la maggiore ai nostri giorni. Il Graspop è un po’ il fratello maggiore (è alla sua 23esima edizione) dell’Hellfest o, se volete, una sua  versione più genuina e ruspante anche se non mancano intrattenimenti di ogni tipo, con tanto di ruota panoramica, per allietare i fans giunti da tutta Europa.

Siamo nella zona di Dessel in provincia di Anversa, in pratica al centro dell’Europa occidentale per cui il vantaggio è sicuramente che è molto comodo da raggiungere. Stiamo parlando di uno dei colossi del genere visto che il numero di partecipanti si assesta sui 150 mila nell’arco di tutto il weekend.

Cinque i palchi a disposizione dei fan e quindi numero di band praticamente infinito tra cui scegliere: Wolves In The Throne Room, Watain, Vader, Marduk, Asphyx, Batushka se siete degli estremisti oppure Accept, Iron Maiden, Exodus, Judas Priest e Ozzy Osbourne se iniziate ad avere qualche capello bianco oppure Guns N’ RosesL7, A Perfect Circle, Marilyn Manson e Kadavar se siete dei rockers travestiti da metallari. Insomma veramente tantissima scelta, senza una sostanziale distinzione di generi tra i vari palchi quanto meno non così netta come per l’Hellfest, rispetto al quale dura anche un giorno in più.

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METAL DAYS (Tolmin, Slovenia, 22-28 luglio)

I famosi Metal Days si svolgono durante la prima settimana di luglio in una amena località montana slovena, vicino all’abitato di Tomlin: per i partecipanti al festival, oltre alla musica, è previsto l’accesso al vicino fiume per sguazzare mostrando i propri tatuaggi metal a tutti.

Festival, che per le caratteristiche di vacanza di cui sopra, sarebbe da fare rigorosamente in campeggio con tenda o camper (ovviamente incluso nel ticket) e da vivere, appunto, come un periodo di ferie vero e proprio.

7 giorni di concerti per un’ottantina di band: si passa dal classico heavy metal al grindcore, direi che tutti i generei di metallo sono ben rappresentati.

Non ci sono mai stato, ma leggendo i vari running orders delle edizioni passate, il susseguirsi dei concerti appare meno serrato, proprio probabilmente per le caratteristiche di villeggiatura che permeano l’atmosfera.

Mi piacerebbe andarci, sia per l’esperienza, sia per il livello altissimo del festival; nella line up del 2018 infatti troviamo band tipo Behemoth, Coroner, Accept, Cannibal Corpse, Watain, Hatebreed, Leprous, Primordial e Municipal Waste, oltre ad un fiume di underground con delle chicche notevoli.

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OBSCENE EXTREME (Trutnov, Repubblica Ceca, 18-22 luglio)

Parlandone con il massimo rispetto se la Repubblica Ceca ha due festival come l’Obscene Extreme e il Brutal Assault fa ancora più male pensare alla desolazione che regna dalle nostre parti (dove comunque non tutto è da buttare e ne parleremo più avanti).

Quest’anno in quel di Trutnov (siamo nel nord della nazione) si festeggia la ventesima edizione di questo festival che nel panorama degli open air europei rappresenta sicuramente un unicum.

Intanto, tutto viene garantito affinchè le band rendano giustizia al nome del festival: se siete amanti del grindcore, del crust-punk, del goregrind, del death metal più marcio, ecco qui vi troverete a vostro agio; sperimentazione e ascetismo troveranno poco spazio nella baraonda che accompagna praticamente tutti gli show dell’unico palco presente al festival anche quando ad esibirsi è uno sconosciuto gruppo grind giapponese e sono le tre del pomeriggio. Per farsi un’idea, può valere la pena dare un’occhiata al canale youtube del festival (sotto trovate un estratto del live dei Nuclear Assault dello scorso anno) che carica numerosi spezzoni tratti dai vari concerti. Così sarà possibile vedere uomini abbracciati a bambole gonfiabili fare stage diving oppure vi verrà voglia di indossare una maschera a gas e partecipare al mosh pit più colorato di sempre dove si può finire addosso ad un materassino a forma di coccodrillo o ad un omone nudo con un perizoma minimale a coprirne malamente le grazie. Insomma, a volte si fa fatica a capire se lo spettacolo sia sopra o sotto il palco, in ogni caso il divertimento è assicurato.

A parte una grande infornata di band di genere provenienti dall’underground di tutto il mondo, troverete anche nomi storici e di indubbio valore, ad esempio quest’anno tra gli headliner sono attesi Napalm Death, Asphyx, Brujeria, Grave, Exhumed, Suffocation, General Surgery, Haemorrhage, Gutalax (che sono praticamente di casa al festival) e i connazionali Cripple Bastards che citiamo con piacere. Se non vi bastano i live sappiate che quest’anno è in programma la proiezione del documentario uscito lo scorso anno sulla seminale band grindcore svedese Nasum (Blasting Shit To Bits – The Final Show, il titolo dell’opera).

Infine per i più curiosi, al termine dei concerti, a notte fonda, arriva il momento del Freak Show dove lo spettacolo sul palco sarà a base di body art con numeri di piercing estremo e body suspension. Insomma osceno ed estremo non sono aggettivi che da queste parti si usano a caso e il motto che compare sull’iconico logo del festival “In grind we trust”, la dice lunga sulle intenzioni degli organizzatori.

Un po’ come per l’Hellfest anche in questo caso è nato una sorta di brand che viene letteralmente esportato in tutto mondo con l’organizzazione per il 2018 di festival omonimi anche in Giappone, Australia e Canada.

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BRUTAL ASSAULT (Fortress Josefov, Repubblica Ceca, 8-11 agosto)

Festival che si tiene nel castello medievale di Josefov, Moravia del Nord, 130 km da Praga in direzione Polonia; non conosco bene la zona, ma credo che la Repubblica Ceca sia ben organizzata anche a livello di mezzi pubblici, se qualcuno decidesse di non giungere sul posto con i propri.

La location sembra davvero molto suggestiva e il campeggio ampio e ben strutturato: la superiorità di questi festival rispetto alle proposte italiane, di ogni genere, è imbarazzante; con tutte le location spettacolari che potremmo avere, ci riduciamo a fare i concerti sempre negli stessi posti, con suoni spesso insoddisfacenti e, soprattutto, senza la minima atmosfera.

Da queste parti, il festival è vissuto come un luogo di divertimento, dove trascorrere delle giornate in allegria; da noi, a parte la musica (che ognuno sceglie secondo i propri gusti), non esiste alcuna cura del contorno. E’ un peccato perchè credo che moltissimi appassionati stranieri parteciperebbero volentieri ad un evento italiano del tenore del Brutal Assault, in un luogo all’aperto, con lo sfondo di un castello o semplicemente di uno dei nostri innumerevoli paesaggi.

Festival di quattro giorni, da mercoledì a sabato, che si tiene nella prima metà di agosto.

E’ un festival relativamente “giovane” ed ha raggiunto una certa fama nell’ambiente solo da pochi anni: line up tendente all’estremo con tante presenze di band di nuova generazione che propongono sonorità metal-core o psycho-ghotic, per un totale di circa 130 di gruppi spalmati sui 4 giorni e 5 palchi.

Livello altissimo degli headliners e numerosi nomi underground che stuzzicano gli appetiti di tutti. Quest’anno, tra gli altri, avremo At The Gates, Behemoth, Belphegor, Brujeria, Cannibal Corpse, Carpathian Forest, Broken Hope, Cruachan, Dying Fetus, Exhorder, Gojira, Hate, Hypnos, Helmet, Hirax, Ihsahn, Marduk, Misery Index, Mortiis, Municipal Waste, Myrkur, Nocturnus, Pain of Salvation, Paradise Lost, Pestilence, Pillorian, Sadistic Intent, Sepultura, Shelter, Unleashed e Wiegedood. Menzione d’onore per la partecipazione dei nostrani Abysmal Grief.

Buon divertimento a chi ci sarà.

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WACKEN OPEN AIR (Wacken, Germania, 2-4 agosto)

Organizzato per la prima volta nel 1990, il festival metal per antonomasia, arriva quest’anno alla sua 29esima edizione. Non credo esista metallaro al mondo che non abbia mai sentito parlare del Wacken Open Air, tanto da risultare l’unico festival a mia conoscenza ad avere una guida tutta sua e per giunta in italiano (Come Sopravvivere A Wacken di Davide Savaris, edito da Tsunami Edizioni nel 2014 e di cui vi consigliamo la lettura). Non solo, questo festival ha stuzzicato anche l’immaginario del regista tedesco, di origini sud coreane, Cho Sung-hyung che nel 2007 ha girato il film documentario “Full Metal Village” (qui potete vederne il trailer).

Fino al 2016 questo festival ha infranto ogni record possibile di sold out: a fronte di una capacità di circa 75000 fan, i biglietti venivano polverizzati in una manciata di ore a distanza di un anno dall’evento, in pratica quando in corso era ancora il Wacken dell’anno precedente.  Nel 2017 il sold out è arrivato, ma in tempi più “normali”, un paio di mesi prima dell’inizio del festival, questo perché negli ultimi anni la manifestazione è stata funestata dal mal tempo, con forti disagi per i fans e forse anche perché il trend festivaliero del momento porta verso l’Hellfest in Francia.

In ogni caso il Wacken Open Air rimane IL festival metal, il papà di tutti i festival nati successivamente.  Siamo a nord-ovest di Amburgo, nei pressi della piccola comunità di Wacken che normalmente ospita circa 1800 persone.

Il festival è organizzato come una vera e propria cittadella in cui spicca la presenza di ben otto palchi su cui si alternano band dalla mattina a notte fonda, ma il Wacken è molto di più con la ricostruzione di un vero e proprio villaggio medievale al suo interno (il Wackinger Village) e varie attività ad esso annesse, un campo da calcio, un’area per la proiezione di film (Movie Field) ovviamente a tema metal, la possibilità di assistere a degli incontri di wrestling o di fare yoga solo per citare alcuni dei possibili intrattenimenti presenti.

Un po’ come accade per l’Hellfest la popolazione di Wacken partecipa direttamente alla buona riuscita del festival e questo credo sia uno degli elementi che permette a questi eventi di avere così successo; il connubio festival/paese viene suggellato ogni anno con l’esibizione della banda locale dei vigili del fuoco che si esibisce in rivisitazioni di classici brani hard rock e canzoni popolari locali.

Non so se ne esistano altri al mondo, ma dal 2017 gli organizzatori hanno dotato il festival di un birradotto, ovvero tubature per una lunghezza globale di 7 km che riforniscono continuamente il festival della suo “carburante più prezioso”, permettendo così la riduzione dell’uso di mezzi pesanti di trasporto e della produzione di rifiuti.

Decine di band hanno colto l’occasione della loro esibizione (che per il mondo metal potrebbe essere equiparata all’introduzione nella Hall Of Fame) per registrarla e pubblicarla come disco live: dai Nightwish agli Immortal, dai Deep Purple ai Judas Priest solo per citarne alcuni.

Per i nomi delle band che si esibiranno quest’anno vi rimandiamo alla locandina qui sotto, perché come avete capito al Wacken si va per vivere l’atmosfera stessa del Wacken indipendentemente dalle band presenti e come mostra il trailer dell’edizione 2018 che potete vedere sotto, il Wacken è una vera e propria mecca per i metallari sparsi in ogni angolo del globo.

Anche il Wacken ha da tempo la sua tv online attiva tutto l’anno con videoclip, documentari e live, il tutto ovviamente a tema Wacken.

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PARTY.SAN METAL OPEN AIR (Schlotheim, Germania, 9-11 agosto)

Tipico festival estremo tedesco, incentrato su death e black metal.

La reunion si tiene a Schlotheim, Turingia: su wikipedia la cittadina di 4000 anime è famosa proprio per essere “la sede del festival Party.San”; la città grande più vicina è Lipsia, che dista tuttavia più di 1 ora e trenta di autostrada.

Il festival dura tre giorni e raccoglie circa 50 bands, equamente distribuite tra death metal e black metal con qualche deviazione sul doom e sul thrash; negli anni ho notato che la line up è sempre molto “traditional”, c’è pochissimo spazio per sonorità sperimentali o moderne che dir si voglia.

Pur essendo un festival di genere, è molto conosciuto e frequentato, dal momento che l’area tiene circa 10.000 persone e i biglietti vanno sempre sold out.

Non ci sono mai stato dal momento che il periodo ferragostano mal si concilia con le ferie dei miei compari di sventura che tengono famiglia; da solo non mi sono mai azzardato perché temo un po’ la durata (3 giorni da solo possono essere lunghetti) e il fatto che nelle vicinanze non c’è una città degna di questo nome dove magari trovare altri svaghi.

Quindi mi limito ad indicare le principali bands che calcheranno il palco quest’anno, senza nascondere l’acquolina che ho in bocca pensando a quello che purtroppo non vedrò, nè sentirò dal vivo: Brujeria, Coffins, Tribulation, Gruesome, Sadistic Intent, Pestilence, Dying Fetus, Carpathian Forest, Venom, Pillorian, Deserted Fear, Unleashed, Emperor, Watain, Tankard, Graveyard e Unanimated. Senza contare le numerose e ottime band underground che, onestamente, soltanto in questo festival si riescono a vedere tutte insieme.

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IN FLAMMEN OPEN AIR (Torgau, Germania, 12-14 agosto)

Festival di genere di tre giorni per una quarantina di bands, tutte rigorosamente appartenenti al panorama estremo, capaci di coinvolgere un pubblico che si aggira sulle 7.000 unità.

Il sabba si tiene a Torgau, di nuovo in Turingia, questa volta a nord di Lipsia in direzione Repubblica Ceca/Polonia, intorno alla metà di luglio: insomma, in questa zona del globo non si fanno mancare nulla, un festival metal estremo a luglio e uno ad agosto.

Uno sguardo alla line up del prossimo evento, che, come detto, pesca pesantemente nell’estremo, death e black, sia underground che no: a guidare le danze Cannibal Corpse, Candelmass e Napalm Death; a seguire Hate, Pillorian, Morbid Angel in versione David Vincent, Taake, Impaled Nazarene, God Dethroned e Bolzer. E poi tanto underground di qualità: Venenum, Spasm, Fubar e Carnation per citare qualcosa. Il tutto distribuito su tre palchi.

Evento di genere che appare davvero interessante e al quale spero, prima o poi, di poter assistere in prima persona.

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SUMMER BREEZE OPEN AIR (Dinkelsbuhl, Germania, 15-18 agosto)

Altro festival tedesco che si tiene ad agosto; localizzato per la precisione a Dinkelsbuhl, Bavaria del nord, più o meno a metà strada tra le città di Norimberga a nordest e Stoccarda a sudovest, che comunque non sono troppo vicine.

Festival organizzato anche qui su tre giorni e buono per tutti i gusti: si passa dal thrash allo speed, dal grindcore al prog, passando per il death e il black e l’hardcore.

Numero di band intorno alla cinquantina abbondante e presenze che si aggirano sulle 20.000 unità.

Non ci sono mai stato per i motivi indicati per il Party.San e anche perché, essendo un festival più generalista, mi ha sempre attirato meno.

Tuttavia la line up è di tutto rispetto, quest’anno, ad esempio, accanto ai Suicidial Tendencies e ai Municipal Waste, potremo ascoltare i Cannibal Corpse e i Behemoth.

Tra gli altri ci saranno anche At The Gates, Alestorm, Carpathian Forest, Doro, Exhorder, Dying Fetus, Korpikklani, Marduk, Monument, Paradise Lost, Pillorian, Sepultura, Sick of it all, Turisas e W.A.S.P., tanto per darvi un’idea del livello altissimo della line up.

A mio avviso, si tratta di un Hellfest in miniatura, ma forse con un numero di headliners maggiore; poca attenzione all’underground, sono tutti nomi più o meno conosciuti.

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LEYENDAS DEL ROCK FESTIVAL (Villena, Spagna, 8 -11 agosto)

Se volete organizzare le vacanze al mare, ma non volete rinunciare a qualche giorno di metal all’aria aperta, questo potrebbe essere il festival che fa per voi.

Siamo a Villena nei pressi di Alicante ovvero in piena Costa Blanca, da sempre metà ideale per il turismo giovanile in cerca di divertimento e mare. Il festival nasce nel 2006, ma si stabilisce a Villena dal 2013. Tre i palchi a disposizione ed un bill piuttosto vario con alcune glorie locali come i Rosendo, glorie mondiali come W.A.S.P., NightwishSaxon, Children of Bodom, Doro e Mr. Big a campeggiare sulla locandina del bill e tanto sugo anche nelle retrovie (Watain, Abbath, Primordial, Sonata Arctica, Kamelot). E se tra un live e l’altro vorrete rinfrescarvi, il festival offre la possibilità di un bagno in piscina, probabilmente uno dei pochi festival al mondo a proporre un servizio del genere.

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E infine arriviamo in Italia. Senza voler reiterare la solita lamentela sulla carenze italiche in termini di musica live, vogliamo invece dare spazio a quelle realtà che qualcosa provano a fare, senza considerare concerti in ippodromi o circuiti automobilistici con al massimo un paio di nomi di grande richiamo che per quanto ci riguarda poco hanno a che vedere con la concezione di festival presente in tutto il resto d’Europa.

 

AGGLUTINATION FESTIVAL (Chiaromonte, Potenza,19 agosto)

Non è certo un mistero che il sud del nostro paese sia  penalizzato durante tutto l’anno per gli eventi live, costringendo gli appassionati a lunghe trasferte per seguire i propri beniamini. Non fanno eccezione i festival estivi. Grande merito va quindi agli organizzatori dell’Agglutination Festival, che si svolge in Basilicata, a Chiaromonte (PZ); giunto alla 24esima edizione, sicuramente tra i più longevi del genere, l’Agglutination raduna ogni anno qualche migliaio di appassionati.  La prossima edizione si terrà il 19 agosto e al momento sono stati annunciati Death SS (con uno show esclusivo), Pestilence, Necrodeath e Folkstone.

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COLONY SUMMER FEST (Brescia, Gran Teatro Morato, 21-22 luglio)

Abbiamo parlato parecchio sulle nostre pagine del Colony Summer Fest nato lo scorso anno tra mille difficoltà e giunto orgogliosamente alla seconda edizione che si terrà il 21-22 luglio prossimi a Brescia.

Il festival nasce come evento estivo legato al Circolo Colony di Brescia e si tiene al Gran Teatro Morato (ex-Pala Brescia), quindi al chiuso (con il beneficio dell’aria condizionata) con ampi prati tutto intorno al Teatro per potersi rilassare tra un concerto e l’altro e godersi almeno in parte l’atmosfera di un open air.

Si susseguono su unico palco le migliori band in ambito estremo quindi prevalentemente black metal e death metal, evento abbastanza unico in Italia dove per i concerti estivi sono di solito predilette sonorità un po’ più morbide e mainstream.

Nella giornata di sabato quest’anno ci saranno i Venom a chiudere le danze preceduti dai leggendari deathsters olandesi Pestilence, Solstafir e Primordial. Interessante l’inserimento degli italiani Selvans in una giornata che potrebbe fare storcere un po’ il naso ai puristi amanti del death metal.
Il secondo giorno non può invece assolutamente mancare chi ama il black metal rappresentato praticamente in tutte le sue sfaccettature: dalle strizzatine d’occhio alle “grandi masse” del nuovo corso di Abbath, a pilastri storici come Taake, Carpathian Forest e Dark Funeral, dai 1349 garanzia di ferocia, allo show esclusivo dei Tormentor di Attila Csihar per finire con la brava e chiacchierata Myrkur.

Un festival che a mio parere prende a modello i palchi Altar e Temple del blasonato Hellfest dove tradizione e novità in ambito estremo sono ben miscelate. Un festival coraggioso e al momento unico in Italia e che quindi speriamo possa proseguire a lungo nel tempo.

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 FRANTIC FEST (Pescara, Francavilla Al Mare, 16-18 agosto)

La seconda edizione del Frantic Fest si terrà al Tikitaka Village di Francavilla al Mare, situato a pochissimi chilometri da Pescara e dall’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, il 16, 17 e 18 Agosto 2018. Tra i nomi annunciati Enslaved, Igorrr, GBH, Unsane, Yawning Man, Bolzer, Exploited, The Secret.

 

Pagina dell’evento.

 

frantic-fest-2018

 

 

 

 

 

 

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