Jozef Van Wissem – Ascolta il nuovo disco “Nobody Living Can Ever Make Me Turn Back”
Descritto spesso come compositore e liutista, può sembrare che Jozef van Wissem suoni alla “The English Cornett and Sackbut Ensemble” mentre il suo sound è più vicino allo stoner rock. Van Wissem, che vanta molte collaborazioni tra cui con Gary Lucas (della Magic Band di Captain Beefheart), Zola Jesus e Jim Jarmusch (per la colonna sonora di “Only Lovers Left Alive” vincitrice al Festival di Cannes 2013), per il suo nuovo album Nobody Living Can Ever Make Me Turn Back dice di aver seguito il filone della melodia scritta per la National Gallery nel 2008 ad accompagnare il dipinto “The Ambassadors” di Hans Holbein il Giovane (quadro famoso per i suoi oggetti simbolici ed evocativi tra cui una scia sul pavimento che, vista da una particolare angolazione, diventa un teschio, simbolo della fugacità della vita).
Tutto in questo disco è un richiamo alla morte, dalla copertina a cura di Cindy Wright ai 13 minuti di “Our Bones Lie Scattered Before The Pit”. Anche se il titolo dell’album potrebbe ricordare un’iscrizione sacra in Latino o Greco, è in realtà la penultima strofa di “This Land Is Your Land”: Nobody living can ever stop me, As I go walking that freedom highway; Nobody living can ever make me turn back This land was made for you and me. Van Wissem si interroga quindi sulla morte.
Potete ascoltare l’intero disco in streaming qui sotto, in uscita il 10 Novembre per Consouling Sounds
Di seguito le date del tour di supporto che toccherà anche l’Italia:
- Dec 11th: Chiesa Domenicana, Bolzano
- Dec 9th: CsC, Schio
- Dec 8th: Sottoscala 9, Latina
- Dec 6th: Lanificio, Rome
- Dec 5th: Dong, Recanati
- Dec 1st: The Old Church, London
- Nov 30th: The Old Church / Babayaga’s Hut, London
- Nov 29th: 21 Southend Cultural Center, Southend on Sea
- Nov 25th: L’Aquilone, Liege
- Nov 18th: Chiesa Luterana, Trieste
- Nov 17th: Parish Church of St. Servul, Buje
- Nov 12th: Ancienne Belgique, Brussels
- Nov 5th: Hydrozagadka, Warsaw
- Nov 2nd: Gertrudes Ielas Teatris, Riga