Female Swedish Rock: La Musica Svedese è Donna!

La Svezia per noi Italiani è stato per tanti anni il simbolo della rivoluzione sessuale: donne bionde, giunoniche e disinibite erano il motivo di pellegrinaggio nel paese. Questa percezione è cambiata notevolmente nell’ultimo periodo trasformando la Svezia semplicemente come il paese dell’IKEA. Eppure, ogni tanto, conviene dare una sbirciatina lassù perchè, tra un gruppo death metal e una reunion degli Abba, la Svezia è anche un paese ad alto tasso di rock and roll e, soprattutto, da qualche anno sembra che lo scettro sia tenuto saldamente dalle donne!!!

Ma non solo di rock and roll ci occuperemo in questa lista: dopo le prime posizioni andremo a scoprire alcune autrici e formazioni decisamente particolari.

 

 

Spiders

Nati da una costola di Graveyard e Witchcraft, gli Spiders riprendono l’attitudine retro rock settantiana con una punta di Glam Rock. All’attivo hanno tre dischi: “Flash Point”, “Shake Electric” e il recente “Killer Machine”.

 

 

Lucifer

Nati dallo scioglimento dei “The Oath” (un solo disco su Rise Above Records) i Lucifer ne riprendono il lato occulto inserendo dosi di magia egizia. Il primo disco esce per Rise Above ma la formazione ha vita breve. Attualmente i Lucifer sono risorti con l’inserimento di Nicke Andersson (Hellacopters, Entombed) alla batteria e con un’attitudine decisamente più rock and roll! Il nuovo disco è previsto a Luglio su Century Media.

 

 

Maggot Heart

Fra le due donzelle dei The Oath, la chitarrista Linnea Olsson ha mantenuto un profilo più basso e underground, muovendosi su sonorità oscure e difficili. Per ora ha pubblicato solo una manciata di EP a nome Maggot Heart, ascoltabili su bandcamp.

 

 

Honeymoon Disease

Gli Honeymoon Disease si definiscono “Groovy Rock And Roll” e sono formati da una sezione ritmica di maschietti baffuti e lungocriniti e due frontwomen belle cazzute. Due dischi adatti a tutti coloro che amano il rock potente da motociclisti: “The Trascendence” (2015, Napalm Records) e “Part Human, Mostly Beast” (2017, The Sign)

 

 

Piss River

Freschi freschi di pubblicazione del debutto su The Sign Records definito come “NWOBHM, garage punk e hard rock” , quello dei Piss River è un altro disco da segnare fra i più divertenti del genere.

 

Night Viper

Parlavamo di bionde giunoniche ma qui abbiamo una ragazza dai tratti asiatici alla voce e una batterista ricciola con i capelli scuri! Ma non lamentiamoci perchè il look viene completato da borchie e cartucciere e il menu musicale è a base di hard rock / heavy metal “alla vecchia”. Nel 2015 i Night Viper hanno esordito per Svart Records con l’album omonimo mentre nel 2017 hanno pubblicato il secondo album “Exterminator” per Listenable Records.

 

 

Maidavale

Entriamo in territori psych rock con le Maidavale, quartetto totalmente femminile di freakettone devote alla musica lisergica anni 60/70. La band ha appena pubblicato il secondo disco “Madness Is Too Pure” (The Sign Records) mentre l’esordio si intitola “Tales Of The Wicked West” (2016, The Sign Records)

 

 

Spiral Skies

Non poteva mancare un po’ di occult rock mixato con il folk. Gli Spiral Skies hanno appena pubblicato l’esordio “Blues for a dying planet” che non deluderà i fan dei sapori rock settantiani.

 

First Aid Kit

Usciamo dal mondo rock ed entriamo in quello folk con il duo di sorelle First Aid Kit che a Gennaio hanno pubblicato il quarto album Ruins, capace di conquistare anche i più duri metallari.  L’album è stato pubblicato dalla major Columbia e potete stare tranquilli che ne sentirete parlare anche nelle liste di fine anno di molte riviste musicali!

 

 

Siri Karlsson

Siri Karlsson è un duo che unisce strumenti acustici tradizionali (pianoforte, sassofono, nyckelharpa) con sperimentazioni elettroniche. La musica che ne viene fuori è uno straordinario mix fra psichedelia, progressive e folk. Quattro dischi per loro di cui l’ultimo è “Shake Shake Love” del 2017.

 

 

Fever Ray

Impossibile non citare il progetto di Karin Dreijer dei The Knife, ovvero Fever Ray, tornato attivo nel 2017 con l’album “Plunge” dopo 8 anni di silenzio. Elettronica, synth-pop, dark wave e la straordinaria voce di Karin.

 

 

Lykke Li

Distratti dal successo di “I Follow Rivers” (da Wounded Rhymes, 2011) potreste pensare che Lykke Li sia una meteora pop di poco spessore. E invece, se vi capitasse di avventurarvi nei suoi tre dischi potreste uscirne piacevolmente sorpresi. E non a caso ha collaborato pure con David Lynch, cantando l’oscura “I’m Waiting Here” nell’album “The Big Dream”. Fosse americana sarebbe su Sacred Bones Records. E’ previsto un nuovo disco dopo quattro anni di silenzio.

 

Louise Lemón

Autodefinisce la sua musica “Dark Gospel” e il suo esordio “Purge” (Icons Creating Evil Art), uscito ad Aprile, è un bell’esempio di elettronica, post rock, pop, dark con voce malinconica che dovete assolutamente segnarvi fra i dischi da ascoltare.

 

 

 

Anna Von Hausswolff

Terminiamo questo viaggio con un’artista che è bene tenersi stretti. Anna Von Hausswolff fa parte del mondo “metal sperimentale” che include drone music, classica sperimentale, dark, black metal, folk, industrial, doom, progressive. Il quinto album, registrato dal guru Randall Dunn, “Dead Magic” (City Slang) andrà dritto dritto nella top 5 dei dischi più belli dell’anno. Segnatevi questo nome e non fatevi trovare impreparati!!!

 

 

 

 

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