I 20 migliori dischi Retrowave / Synthwave del 2017
Guida ai migliori album del 2017 che sembrano usciti nel 1982.
Dire che internet è un covo di nerd non è più una verità: probabilmente era così fino a qualche anno fa, ma ormai anche i nonni sono stati convinti ad avere una propria pagina Facebook e ad ascoltare i Queen su Spotify. Ma esistono ancora delle sacche di resistenza: quelli che vivono ancora nel magico mondo cyber punk e aspettano il futuro post atomico. Ragazzi più o meno giovani che armati di tastiere, Fruity Loops, drum machine hanno in John Carpenter un maestro di vita. Grazie agli oscillatori dei sintetizzatori hanno imparato ad amare Claudio Simonetti in tutte le sue sfacettature (non solo Goblin ma anche Kasso, Easy Going e Horror Project) passando da atmosfere horror a ballabili italo disco di cui un tempo ci saremmo vergognati. E come dimenticare il mondo delle colonne sonore (per lo più horror, ma non solo) e dei videogiochi? La retrowave è ormai un genere a tutti gli effetti con migliaia di silenziosi appassionati che si scambiano le playlist di oscuri artisti con strambi nomi che sembrano tratti da videogiochi a 16 bit. Certo, quasi tutti hanno iniziato ad interessarsene grazie alla colonna sonora di Drive o al videogiochi Miami Hotline. Ma da quegli anni parecchi synth sono stati martoriati nell’attesa di una qualche guerra atomica.
Se siete dei tradizionalisti e preferite della vecchia e sana musica chitarrosa non perdete la lista dei 20 migliori dischi rock del 2017.
Adorate i Synth ma avete anche lo spirito metal? Eccovi la lista dei migliori dischi Death Metal e Black Metal!
E’ difficile, se non impossibile stilare una classifica dei migliori dischi seguendo un criterio basato sui voti o sull’importanza. Le prime 10 posizioni sono state scelte per dare un’idea del genere. Dalla posizione 11 (in realtà dalla 10) troviamo le produzioni underground che hanno fatto più parlare di sè nella comunità (DriveRadio, NewRetroWave, Synthwaver, post su Reddit e forum)
1 . Various – The Rise Of The Synths: The Official Companion Album
Ebbene si, la grande regola per cui è sbagliato inserire una compilation in una classifica la violiamo volentieri: The Rise Of The Synths è infatti l’ABC della Synthwave. Nato come documentario sulla nascita del genere finanziato con il crowdfunding è diventata anche una colonna sonora che include tutto il meglio del genere: Electric Youth, College, Miami Nights 1984, Com Truise, Nightcrawler, Dynatron, Dance with the Dead, Maethelvin, Stellar Dreams, Jordan F, Futurecop!, The Midnight, Power Glove, 80s Stallone, Betamaxx, Darkest, Lazerhawk, Mitch Murder, Carpenter Brut, Timecop 1983, OGRE, Waveshaper, Gunship e MPM Soundtracks . Indispensabile!
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2 . John Carpenter – Anthology (Sacred Bones)
John Carpenter è uno dei registi più amati di sempre. Halloween, The Fog, Fuga da New York, La Cosa, Christine, Grosso Guaio a Chinatown, Essi Vivono, Il Seme della Follia, Il Villaggio dei Dannati, solo per citare i più famosi. Un grande artigiano del cinema che per ogni film ne ha scritto anche la colonna sonora. Synth come se piovesse, atmosfere inquietanti e brani ballabili. Nel 2015, grazie all’etichetta Sacred Bones, ha iniziato a pubblicare dischi per i fatti propri e ad andare in tour. Anthology non è solo una raccolta dei migliori temi dei suoi film ma ogni brano è risuonato con la band. Oltre a farci divertire ed inquietare con i suoi film John Carpenter fa lo stesso con la sua musica. Fondamentale per capire le origini della Retrowave.
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3 . Allister Brimble & David Whittaker – Amiga Works
David Whittaker e Allister Brimble sono due compositori di musica di videogiochi popolari alla fine degli anni 80 e inizio anni 90. Popolari i videogiochi ovviamente perchè l’attenzione verso i compositori ai tempi era molto modesta. Eppure erano dei geni assoluti: riuscivano a comporre musiche eccezionali e comprimerle in pochi byte (pochi byte!) per lasciar posto a grafica e codice. Se pensate che un gioco medio del periodo occupava meno di un megabyte potete capire quante camicie sudassero i nostri eroi. Allister Brimble è attivo ancora oggi e si diverte a risuonare classici del periodo con la strumentazione attuale o addirittura con l’orchestra. Quest’anno ha riletto le musiche di David Whittaker, ovvero il compositore delle musiche di Shadow Of The Beast, ma anche di Xenon, Menace, Sidewinder, Obliterator. Questo disco ci ricorda quanto la musica per il computer Amiga non fosse amata solo dai nerd della chiptune ma abbia influenzato le atmosfere della attuale synthwave. Anzi, palesa come mantenendo la composizione di allora e risuonandola con i synth di oggi venga fuori tutto il catalogo “retrowave”.
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4 . Carpenter Brut – Carpenterbrutlive (No Quarter)
Partiamo dal presupposto che se sei principalmente un tastierista sei un gran tamarro. Se ti ispiri al “peggio” della musica tastierosa degli anni 70 sei il re dei tamarri. Il francese Carpenter Brut lo dimostra a suo modo: dopo tre EP, decide di debuttare sulla lunga distanza con un live! Con urla dei fan, applausi e un ritmo che non lascia scampo! Turbo Killer, Disco Zombi Italia, Escape From Midwich Valley, Anarchy Road vi bastano come titoli per solleticare la vostra curiosità? Questo Carpenterbrutlive ci mette voglia di seguire dal vivo tutto il genere!
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5 . Johnny Jewel – Windswept (Italians Do It Better)
Fondatore della etichetta Italians Do It Better, membro di Glass Candy, Chromatics, Desire e Symmetry, ha fatto parte della colonna sonora di Drive e della terza stagione di Twin Peaks. Windswept ha l’eleganza decadente di David Lynch, il cromatismo di Refn e le atmosfere notturne di Badalamenti. Windswept è la versione professionale e adulta del genere. Se fosse un film sarebbe vietato ai minori.
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6. Perturbator – A New Model (Blood Music)
Il metallaro della situazione, capace di suonare a festival borchiati come Hellfest e Roadburn senza essere preso a bottigliate. The Uncanny Valley del 2016 ha fatto innamorare molti insospettabili e il buon Kent non si è tirato indietro. Questo A New Model, pur essendo un EP, aggiunge parecchi ingredienti al consueto piatto retrowave: industrial, dub, ambient oscura ed elettronica metallara di scuola Earache. A dimostrare che il genere non ha confini!
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7 . S U R V I V E – RR7387 (Relapse)
Dopo aver citato Twin Peaks grazie a Johnny Jewel non si può non prendere in considerazione la serie retrowave per eccellenza: Stranger Things. La colonna sonora è stata composta da Kyle Dixon e Michael Stein del gruppo S U R V I V E. Il tema lo conoscete tutti ed è un tributo esplicito a John Carpenter. Quello che forse non sapete è che l’etichetta metal/grind Relapse ha un debole per le sonorità retro. I primi messi sotto contratto furono gli Zombi, talmente devoti ai Goblin che han finito per condividerci un tour, oggi Miracle, Author & Punisher, Pinkish Black e Steve Moore hanno creato un vero e proprio sotto roster sintetico, a cui aggiungiamo i S U R V I V E, dopo varie militanze in piccole label. Il debutto “metal” è in realtà un mini di remix ad opera di Lena Willikens, Not Waving (ovvero Alessio Natalizia dei nostrani Disco Drive, se ve li ricordate), Sam Haar dei Blondes e Justin Broadrick dei Godflesh. Quattro modi per rileggere la synthwave.
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8 . Electric Youth – Breathing original soundtrack (Milan)
Basta nominare Nicolas Winding Refn per far bagnare parecchie persone e, allo stesso tempo, vederne scappare altrettante. La trilogia di Pusher, Bronson, Valhalla Rising, Drive, Solo Dio Perdona e Neon Demon sono tutti film che hanno fatto parlare di sè per la loro bellezza e particolarità. E’ vero che allo stesso tempo il regista danese viene accusato di citazionismo, furbizia e hipsterismo. Manco fossero veri e propri insulti, almeno nel lavoro che fa. Nell’introduzione dell’articolo citavamo la colonna sonora di Drive come pietra miliare del genere grazie al curatore Cliff Martinez. Ma non solo per quella: l’estetica “neon” e “fluo”, gli oggetti, l’attitudine, il look. Più che un film è un manifesto. Refn si è ora lanciato a produrre dischi per la serie “Nicolas Winding Refn Presents” il cui primo episodio era la compilation “The Wicked Die Young” ispirata al film Neon Demon. Questa colonna sonora di un “film perduto” è una splendida raccolta di brani composti dal duo Electric Youth in cui synth, archi, pianoforte e voce si fondono generando temi di grande suggestione. Una versione molto cupa e introversa del classico sound carpenteriano.
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9 . Com Truise – Iteration (Ghostly International)
Torna dopo 6 anni il produttore Seth Haley aka Com Truise e continua il suo viaggio sci-fi alieno con il suo inconfondibile approccio debitore del sound synth pop anni 80 ma aggiornato ai tempi moderni. Spesso associato all’ormai defunto movimento vaporwave, Com Truise si muove in territorio retro con grande disinvoltura, spaziando tra le varie sonorità elettroniche creando un lavoro variopinto, decisamente ricco nelle ritmiche e nel sound.
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10 . VHS Glitch – Roboror
Alla decima posizione possiamo finalmente tuffarci dentro la NewRetroWave più underground. Un mondo fatto di playlist, singoli su soundcloud, colonne sonore di videogiochi con estetica 8bit, compositori sconosciuti, trame futuristiche, distopiche e aliene. VHS Glitch ha realizzato un bel po’ di dischi prima di questo Roboror, e si vede dalla padronanza della materia. Zero menate tanto ritmo e composizioni che più citazioniste non si più.
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11 . Lazerhawk – Dreamrider (Rosso Corsa Records)
Lazerhawk torna dopo 4 anni e confeziona il suo capolavoro. Un perfetto compendio di tutto quello che è RetroWave: suoni, atmosfere, grafica, scelta dei titoli.
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12 . Mega Drive – The Grid
Non ci va leggero Mega Drive: The Grid è un potente disco darksynth con pochi spiragli melodici e ritmiche possenti.
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13 . Dan Terminus – Automated Refrains (Blood Music)
Torniamo in Francia con Dan Terminusm. Automated Refrains è pubblicato sulla metallara Blood Music, come Perturbator. Il sound è intrippante quanto la copertina e più o meno si rifà alle vecchie cose di Perturbator, che non è un male. Un disco adatto agli ascoltatori più rock oriented del genere.
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14 . ALEX & Tokyo Rose – AKUMA (NewRetroWave)
Griffato NewRetroWave Records che tipo di sound verrà fuori dalla collaborazione fra ALEX e Tokyo Rose? Dark sound, synth, cyberpunk, arpeggiatori e tutto l’armamentario che ha reso l’etichetta un culto.
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15 . The Midnight – Nocturnal
Quando parlavo di Drive come estetica non esiste di meglio di Nocturnal dei The Midnight per dimostrarlo. Synth gentili, tempi da lungo viaggio, voce eterea (ma non troppo), stop & go, assolacci da night club. Nocturnal è un EP ma funziona benissimo mandato in loop.
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16 . Kalax – Kalax
Un bel disco per guidare nella pioggia e perfetto nel suo essere Retrowave in maniera didascalica.
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17 . Dance With The Dead – B-Sides: Volume 1
Ci sarebbero ancora parecchi dischi classicamente retro ma ci prendiamo una pausa con una divagazione più “rock”. Dance With The Dead sono un duo che ha già pubblicati svariati album e singoli e racchiudono in questo album brani rari e b sides. E’ un disco piuttosto eclettico dove convivono temi horror, metal, progressive e rock come in uno splendido film zombie splatter di metà anni 80. Tamarrissimo, ma in questa lista chi non lo è?
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18 . Sacrestia Del Santissimo Sangue – Real Italian Occult Terrorism
Pur essendo un genere con un DNA italiano fortissimo pochi esponenti del genere vengono dall’Italia. Sacrestia del Santissimo Sangue sono decisamente i più particolari della lista: formati da Adamennon e Alessandro Parisi la band si ispira alle atmosfere degli horror italiani di Lucio Fulci, dei thriller e dei gialli. Tematiche occulte, percussioni ossessive e synth oscuri. Un disco passato praticamente inosservato ma molto affascinante.
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19 . Terrortron – Orgy Of The Vampires (Sacrificial Records)
Proseguiamo con le tematiche horror con Orgy Of The Vampires, pseudo colonna sonora con sonorità alla Fabio Frizzi (Zombi 2) e Goblin dei Terrortron, dalla North Carolina! Per coloro che non si perdono un’uscita di Zombi, Steve Moore e Anima Morte.
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20 . Confrontational – The Burning Dawn
Terzo disco per Massimo Usai aka Confrontational. Il John Carpenter sardo confeziona un album in perfetto stile horror/synthwave ballabile, cantabile e prodotto perfettamente. Tra gli ospiti troviamo Cody Carpenter (sì, il figlio) e Tying Tiffany. Una piccola gemma dal sapore internazionale.
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