Tape Trading: i demo più importanti del 1987

Majesty – Bestial Vomity (1987)

Prima di fondare i Terrorizer, Oscar Garcia formò con Eric Castro e Carlos Reveles i Majesty, band brutale ispirata a Celtic Frost e Slayer. Nel 1987 pubblicarono il sepolcrale demo “Bestial Vomity” mentre qualche mese dopo registrarono un altro demo prima di sciogliersi, attualmente disponibili entrambi ristampati su CD. Dopo lo scioglimento Eric e Carlos formarono i Nausea.

Terrorizer – Nightmares (1987)

Terrorizer (nome preso da un brano dei Master) si formarono dopo aver ascoltato il futuro lato A di “Scum”: Garcia e Pintado volevano suonare musica a tutta velocità sullo stile dei “nuovi” Napalm Death. Per la neonata band non fu facile trovare un batterista adeguato fino a quando Pete Sandoval entrò nella loro sala prove. Ovviamente non se lo lasciarono sfuggire. Dopo aver pubblicato un paio di demo tape la band si sciolse per mancanza di interesse registrando il disco “World Downfall” prima di chiudere definitivamente l’attività. L’album vedeva la presenza di David Vincent (Morbid Angel) al basso e alcune canzoni dei Nausea in scaletta. Sciolti i Terrorizer i membri si sparsero in Nausea, Morbid Angel e Napalm Death riunendosi alcuni anni fa, dopo la morte di Jesse Pintado.

Morbid Angel – Thy Kingdome Come (1987)

I rinnovati Morbid Angel con David Vincent si rinchiusero per parecchi mesi in una casa a Charlotte per provare, ascoltare musica,fare casino e in breve tempo quella casa divenne il luogo di ritrovo dei metallari della zona. La band intensificò l’attività live e iniziò a far parlare di sè oltre per la musica anche per l’atteggiamento sul palco: pur di shockare il pubblico e i benpensanti si tagliavano le braccia, mangiavano vermi e li sputavano. Dopo aver ascoltato l’ultimo lavoro dei Napalm Death intensificarono le prove e lo studio di nuovi arrangiamenti. Nel 1987 registrarono il demo “Thy Kingdome Come” a cui seguì l’uscita dal gruppo del batterista Hartzel. Non andò però male ai Morbid Angel che riuscirono ad intercettare Pete Sandoval, ai tempi nei poco attivi Terrorizer.

Amon (Deicide) – Feasting The Beast (1987)

Glenn Benton ci mise parecchio a trovare dei musicisti validi per la sua creatura infernale ma, finalmente, nel 1987 incontro le persone giuste. In poco tempo si battezzarono Amon e registrarono un primo demo intitolato “Festing the Beast” e si fecero conoscere nella zona di Tampa per dei live sanguinari con interiora di maiali e manichini sgozzati. Una vera e propria festa gore.

Nocturnus – Nocturnus (1987)

Orfani delle tastiere che avrebbero reso leggendario il disco “The Key” (1990) i Nocturnus si cimentavano in un death metal piuttosto incessante, grazie al duplice lavoro di Mike Browning, qui alla voce e alla batteria. Ma da non sottovalutare il tocco “delicato” di Vincent Crowley, chitarrista che poi formerà gli Acheron. L’anno dopo la band pubblicherà il secondo demo “The Science of Horror”, anch’esso bello crudo e violento. Entrambi i demo sono raccolti nella ristampa in CD di “The Science of Horror”. E’ previsto un loro ritorno discografico nel 2019.

Regurgitation – Bathroom Rule (1987)

Il secondo demo dei Regurgitation da Bergenfield, New Jersey, è un piccolo classico del death metal del periodo fin dalla copertina. “Bathroom Rule” aprirà loro le porte della Earache che, dopo aver cambiato nome in O.L.D., pubblicherà Old Lady Driver nel 1988. In mezzo a questi brutali death grinders troviamo James (ai tempi Jim) Plotkin, che in futuro darà vita a milioni di progetti (citiamo Khanate, Khlyist, KK Null, Atomsmasher, Phantomsmasher) e sarà attivissimo al banco di regia in sede di produzioni, mixaggi e mastering. Per saperne di più leggi il nostro articolo: Hydra Head, generazione post hardcore.

Necrovore – Necrovore (1987)

Il demo dei Necrovore è un autentico culto sotterraneo: malvagio, devastante, annichilente, violento come nessun altro disco del periodo. Riregistrato l’anno dopo in un miglior studio purtroppo è l’unica testimonianza della band texana che tra i fan più famosi annovera Jon Nodtveidt dei Dissection. Uno dei picchi del death metal del periodo.

Bolt Thrower – Concession Of Pain (1987)

Prima di diventare una delle più iconiche e conosciute Death Metal band, gli inglesi Bolt Thrower si muovevano in territorio punk/crust ma con ascolti ben saldi nel metal di Slayer e Venom. Dopo numerosi cambi di formazione svilupparono il loro caratteristico sound Death Metal con tematiche di guerra (tanto da ottenere l’interesse da parte della Games Workshop, la casa del wargame Warhammer) e registrarono una manciata di demo che ottennero l’interesse del dj della BBC David Peel, a suo modo una figura cardine del successo in patria del movimento britcore / grindcore / noisecore.

Morbid – December Moon (1987)

Per “Pelle” Yngve Ohlin è il motivo fondamentale della presenza di questo demo in lista: rinominato Dead (in quanto si credeva un morto vivente; purtroppo non era una gimmick) si farà una controversa fama un po’ di tempo dopo nei Mayhem e si ucciderà prima della registrazione di De Mysteriis Dom Sathanas. Nei Morbid, dalla Svezia, troviamo anche Lars-Göran Petrov e Ulf “Uffe” Cederlund, successivamente negli Entombed. “December Moon” è una malvagia opera di death metal putrescente, con un sound unico destinato a fare scuola.

Obscurity – Damnations Pride (1987)

Influenzati da Bathory, Sodom e Destruction, gli Obscurity furono assieme ai Mefisto la prima band estrema underground svedese. Autori di due devastanti demo (Ovations Of Death, 1986 e Damnations Pride, 1987) purtroppo non hanno continuato la loro carriera musicale, lasciandoci solo una decina di canzoni ristampate nella compilation “Damnations Pride”.

Mortuary Drape – Necromancy (1987)

Formati ad Alessandria nel 1986 i Mortuary Drape rappresentano il lato occulto del metal estremo. “Necromancy”, il loro primo demo, si apre con una suggestiva intro di organo di 5 minuti per poi deflagare nella violenta “Primordial”. Ma i break più lenti e sulferei mostrano una non tanto celata influenza dei nostrani Death SS, di cui i Mortuary Drape ne incarnano, per certi versi, la versione “extreme metal”. Dopo più di 30 anni la band, pur con gli inevitabili cambi di lineup, è tuttora in attività e porta avanti la fiaccola di una stagione che non ha mai perso forza malvagia.

Nihilist – Premature Autopsy (1987)

Il primo gruppo svedese a suonare 100% death metal e la band più importante della nazione dopo i Bathory, signori e signore i Nihilist! Veri e propri fari della scena, trascinatori di un numerosissimo pubblico di disadattati e festaioli, i Nihilist tra il 1987 e il 1989 furono la punta di diamante del metal svedese e riferimento del futuro “Swedish Death Metal”. Dopo lo scioglimento diedero vita agli Entombed e agli Unleashed. Il batterista Nicke Andersson è ricordato anche per i rockettari Hellacopters. C’è più storia in questi primi demo che in tanta musica che potete ascoltare normalmente.

Black Death – Black is Beautiful (1987)

Gylve Fenris Nagel, meglio conosciuto come Fenriz, fonderà appena quindicenne i Black Death con cui realizzerà un paio di demo. Difficile riconoscere i futuri Darkthrone tra queste note, benchè il grezzume sia ben presente i Black Death hanno ancora influenze piuttosto casuali e poco definite. Rimane però un particolare documento della preistoria del black metal norvegese

Vomit – Rot In Hell (1987)

Altra band che testimonia come in Norvegia il metal estremo fosse suonato fin dalla metà degli anni 80 sono i Vomit, attivi fin dal 1985. Il trio nel 1987 pubblicherà “Rot In Hell” unica testimonianza disponibile del loro selvaggio ed estremo sound oltre ad alcune cassette registrate in sala prove. Alcune copie del loro demo furono vendute da Euronymous in split con i Mayhem, altre uscirono per l’etichetta di Maniac.

Tormentor – The Seventh Day Of Doom (1987)

Gli ungheresi Tormentor (da non confondere con i thrasher tedeschi che daranno vita ai Kreator) sono un tassello fondamentale per il futuro Black Metal: tra le sue fila troviamo il cantante Attila Csihar, che diventerà famoso partecipando al fondamentale “De Mysteriis Dom Sathanas” dei Mayhem in sostituzione di Dead. “The Seventh Day Of Doom” è un bel demo di proto black metal del periodo con notevoli influenze rock Motorhead-iane e NWOBHM. Lo stile di Attila è ovviamente ben lontano da quello sperimentale attuale, benchè fare una foto promozionale in accapatoio bianco ne mostri già un carattere non convenzionale. Il loro sound influenzerà i futuri Darkthrone.

Master’s Hammer – The Ritual Murder (1987)

Citanti anch’essi dai Darkthrone fra i genitori del “moderno” black metal i Master’s Hammer da Praga pubblicheranno svariati demo prima di lanciarsi nella discografia ufficiale in una carriera che continua ancora oggi. The Ritual Murder è il loro primo lavoro, registrato pochi mesi dopo la formazione: grezzo, veloce, confusionario come da tradizione estrema.

Pentagram – Demo I / Demo II (1987)

Quando pensiamo al Cile l’unica cosa che ci viene in mente è il classico commento “Come To Chile” sotto ad ogni video/canzone/post di una qualsiasi band. Rarissimi sono, infatti, i tour da quelle parti e ancora più raro ascoltare qualcosa di autoctono in grado di rivaleggiare con gli artisti esteri. Nel 1987 ci riuscirono i Pentagram (non i doomster americani) con due violenti demo death metal che furono imparati a memoria dai fan di tutto il mondo. Purtroppo a causa della mancanza di opportunità la band si sciolse nel 1988. Grazie al crescente culto nel 2000 la band si è riunita, ribattezzandosi Pentagram Chile. Nel periodo loro vicini di “casa” erano i Belial e i Massacre, anche loro omonimi di band più famose.

Sadistik Execution – Demo (1987)

Dall’Australia oltre agli Slaughter Lord peschiamo anche gli amici Sadistik Execution, selvaggio combo death metal che dopo svariati cambi di formazione pubblichò questo infernale demo poco prima di registrare il debutto “The Magus”, che rimarrà nel cassetto per alcuni anni e che sarà pubblicato nel 1991 dalla Vampire Records. Uno dei demo preferiti da Metalion di Slayer Magazine che farà disegnare il logo della fanzine al cantante Rok.

Sarcofago – Satanic Lust (1987)

Terminiamo il viaggio intorno al mondo con i brasiliani Sarcofago, autori di un thrash violento e luciferino, praticamente assimilabile ad un proto-black metal; ma in “Satanic Lust” troviamo anche spunti Sabbathiani pseudo doom che possono ricordare i Saint Vitus. Cristi rovesciati, cartucciere, corpse paint: in Norvegia hanno decisamente ascoltato i brasiliani.

Questa è solo una piccola selezione fra le decine di demo che uscivano ogni mese via via che il genere propagava la sua influenza. Nel 1988 il fenomeno divenne di portata gigantesca e impossibile da riassumere se non in un articolo a parte (magari ci torneremo). Il death metal si scinderà definitivamente dal black metal e prenderà strade diametralmente opposte. Ma questa è un’altra, lunga, storia…

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