Metallica: I Dischi Da Avere

Chi non ha mai sentito parlare dei Metallica? Un nome così famigliare per noi italiani è una autentica istituzione del mondo metal tanto da essere il gruppo più venduto di larga misura rispetto ai concorrenti. Merito di una ricca discografia e di un carattere mutante non tanto diverso da quello dei grandi del pop come Madonna e Lady Gaga. E’ facile però acquistare un disco che vi farà esclamare “tutto qui?“, soprattutto se spulciate tra gli usati. In questa guida cercherò di aiutarti a non commettere scelte sbagliate aiutandoti a trovare i dischi che te li farà amare. Eccoti la guida ai migliori dischi dei Metallica!

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Introduzione

Cliff Burton, Kirk Hammett, Lars Ulrich, James Hetfield

Metallica nascono nel 1981 a Los Angeles grazie alla volontà di Lars Ulrich (batteria), ragazzo danese appassionato di New Wave Of British Heavy Metal e desideroso di conoscere altri metallari come lui. Grazie ad un annuncio trovò James Hetfield (chitarra, voce) e nel giro di poche settimane anche gli elementi mancanti, ma non definitivi. La formazione si stabilizzò con l’ingresso di Kirk Hammett (chitarra) e Cliff Burton (basso) che divenne quella più celebrata dai fan. Poco prima della registrazione del primo disco in formazione c’era anche Dave Mustaine, futuro Megadeth, che diede un notevole aiuto alla band a trovare la propria direzione e scrisse “The Four Horsemen”.

I dischi da avere

Con 30 milioni di copie vendute il cosiddetto “Black Album” (1991), in realtà conosciuto anche come “Metallica”, è l’obbligatorio lasciapassare per il mondo della band. A meno che non abbiate più di 50 anni e abbiate conosciuto i quattro di Frisco agli esordi il 90% dei fan li ha scoperti con questo album e continuano a farlo ancora oggi. La motivazione è che contiene i brani più orecchiabili, meglio prodotti e arrangiati. Grazie al successo di questo disco esploderà il fenomeno dell’alternative metal spianando la strada a centinaia di band. Allo stesso tempo, ironicamente ,metterà fine al filone thrash metal di cui i Metallica erano alfieri assieme a Slayer, Anthrax, Megadeth (i cosìdetti Big Four). “Enter Sandman” è il brano che farà scalare le classifiche di vendita, “Nothing Else Matters” la ballatona che non ti aspetti e che diventerà d’obbligo replicare in ogni disco. Il “Black Album” sa anche pestare duro e porterà nel mondo del metal milioni di insospettabili.

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“Black Album” vi ha convinto? Volete proseguire? Il consiglio è di andare a ritroso: i dischi precedenti, sebbene prodotti più grezzamente, sono qualitativamente superiori, almeno a livello di idee.

“..And Justice For All” (1988), vede l’esordio di Jason Newstead al basso a sostituire Cliff Burton deceduto dopo uno sfortunato incidente stradale mentre era in tour con la band, è quasi la prova del 9 di quello che i Metallica affronteranno con il disco nero. Il sound è ancora devoto al thrash metal ma si sente che stanno cercando altre strade. Su tutte svetta la ballad “One”, che già ai tempi fece gridare allo scandalo i puristi.

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Master Of Puppets” (1986) e “Ride The Lightning” (1984) sono dei capisaldi del metal e sono obbligatori in ogni collezione che si rispetti. Oltre a contenere alcune delle migliori composizioni dei Metallica sono da ricordare anche perchè sono stati tra i primi dischi a portare nuovi elementi all’interno degli arrangiamenti, ancora validi al giorno d’oggi. Il brano “Master Of Puppets” appare nella quarta stagione di Stranger Things riportandolo in classifica dopo anni e facendolo conoscere ad una nuova generazione di ascoltatori.

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Oggettivamente “Kill’em All” (1983) è il disco che andrebbe affrontato per primo. E’ un esordio bruciante e innovativo: i Metallica di questo disco suonavano più veloci e potenti di ogni altra band del momento e ancora oggi è difficile trovare di meglio. Se volete un lasciapassare per apprezzare thrash metal e generi più estremi come death e black questo è il disco giusto per voi! E se non vorrete iniziare a suonare la chitarra dopo aver ascoltato “Seek & Destroy” vuol dire che avete il cuore di pietra.

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Altri dischi consigliati

Purtroppo dopo i primi cinque capolavori i Metallica non hanno più azzeccato un disco che mettesse d’accordo la quasi totalità dei propri fan e quindi non c’è un disco da consigliare senza riserve. Se dopo aver ascoltato i primi cinque dischi avete capito che vi piace il thrash potreste dare un ascolto ai due dischi recenti “Death Magnetic” (2008) e “Hardwired… to Self-Destruct” (2016). Se, invece, pensate che il Black Album sia già abbastanza rumoroso potreste indirizzare i vostri ascolti verso “Load” (1996) e “Reload” (1997), dischi bistrattati alla loro uscita e che si rifanno a certo alternative rock, quasi stoner (si sente l’influenza dei Corrosion Of Conformity in più punti).

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Uno dei dischi più interessanti invece è una raccolta di cover intitolata “Garage Inc” (acquistabile qui) contenente brani di Discharge, Diamond Head, Black Sabbath, Misfits, Mercyful Fate, Motorhead, Blue Oyster Cult, Lynyrd Skynyrd, Nick Cave, Killing Joke e testimonia come la grandezza dei Metallica sia anche quella di essere in primis dei grandi appassionati di musica.

Da ascoltare con riserva

St Anger” (2003) nacque in periodo di crisi dopo l’abbandono del bassista Jason Newstead (qui sostituito dal produttore Bob Rock) e i problemi di alcol di James Hetfield. Il disco tenta di aggiornare il sound della band inserendo influenze numetal, groove metal, stoner rock, noise rock ma sbagliando clamorosamente la produzione. I brani sono troppo lunghi e ripetitivi e il suono della batteria è insopportabile. Piuttosto particolare la collaborazione con Lou Reed intitolata “Lulu” (2011): il disco ha ben pochi estimatori e probabilmente è il peggior lavoro di entrambi gli artisti.

Redazione

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